You are here

Zeppieri, il Verdasco d’Italia

Giulio Zeppieri vince le sue prime partite nel circuito maggiore a Umag, e si riprende quel futuro di alto livello che vedeva possibile quando era il ‘gemello’ di Musetti nei tornei Under 18. Ecco perché l’accostamento con Verdasco non è azzardato.  Uno degli undici giocatori italiani nei primi ventotto della classifica Next Gen è stato considerato a lungo, da giovane, come il gemello tennistico di Lorenzo Musetti. Poi, come spesso accade anche nella vita di ogni giorno, le strade degli amici si separano, e così Giulio Zeppieri ha dovuto affrontare una gavetta un po’ più lunga, per arrivare in alto. Oggi il mancino di Latina è avviato verso quello che si pensava potesse essere il suo futuro quando – insieme a Musetti appunto – rappresentava l’Italia nei tornei dello Slam Juniores. Fin da allora, pur non avendo ottenuto gli stessi successi del ragazzo di Carrara, le doti di Giulio (attualmente 168 Atp) non erano passate inosservate. Intanto, il suo essere mancino lo metteva quasi sempre un passo avanti a tutti, quanto a soluzioni dalla parte sinistra del campo, quella dove si decidono i punti importanti. A completare un repertorio che già sembrava completo, c’era una velocità di braccio non comune e una pesantezza di palla altrettanto importante. Al punto che in diversi casi è emerso il paragone con un altro mancino dal passato importante, lo spagnolo Fernando Verdasco. LO SCONTRO DIRETTO E LA VITTORIA AL TERZO “Non nego – racconta il coach che lo segue oggi, Giuseppe Fischetti – che quando li ho visti uno contro l’altro nello scontro diretto del Challenger di Salisburgo ho pensato anche io che avessero molto in comune. È un paragone che ci sta assolutamente. Quella partita, peraltro, Giulio l’ha vinta (7-6 al terzo, ndr) facendo meglio del suo avversario proprio sulla diagonale del diritto, quella che da sempre è la specialità di casa Verdasco. Una doppia soddisfazione”. Oggi l’iberico, pur non disdegnando alcune apparizioni nel Tour, è numero 124 Atp ed è già avviato verso la sua seconda carriera da manager, ma in passato è stato tra i top 10 (best ranking di numero 7), vincendo oltre 18 milioni di dollari di soli premi e lasciando spesso il segno nei tornei importanti. Zeppieri, invece, sta solo cominciando a fare sul serio. A Umag, Atp 250 sulla terra croata, a due passi da Trieste, ha vinto la sua prima partita nel circuito maggiore, poi ci ha preso gusto e ha vinto pure la seconda, prendendosi un posto per i quarti di finale del torneo. È la prima volta che Giulio si spinge così avanti nel circuito maggiore, ma sarà la prima di una lunga serie. La sensazione che lascia vedendolo giocare, è di un ragazzo che ha un potenziale enorme, e che per sbocciare definitivamente ha soltanto bisogno di un po’ di fiducia. Quella che arriva, come sempre, grazie alle vittorie. MUSETTI E ZEPPIERI, GEMELLI DIVERSI “Giulio e Lorenzo – racconta ancora coach Fischetti parlando del rapporto tra i due coetanei azzurri – sono rimasti ottimi amici e tra loro c’è una sana competizione. Ovviamente vedere Lorenzo così in alto, vederlo vincere tornei come quello di Amburgo, non può che farci piacere. Ma allo stesso tempo diventa uno stimolo per lavorare e fare ancora meglio. In realtà è tutto il movimento italiano che sta trainando i giovani a crescere. Ci godiamo questo momento e speriamo che duri a lungo portando in alto sempre più giocatori. Alla base di tutto c’è il lavoro duro, ma Zeppieri deve mantenere anche la capacità di divertirsi, sia in campo sia fuori. Nel corso di quest’anno, ha fatto tante esperienze nuovi, si è confrontato con avversari forti uscendo spesso da quella che potevamo considerare come la sua zona di confort. Siamo senza dubbio sulla strada giusta e questi risultati ce lo confermano”. Oggi il tennis di vertice è solo in parte un discorso di tecnica. Per questo non si può dare nulla per scontato, nemmeno quando le qualità sono così importanti. “Credo – continua Fischetti – che per costruire un giocatore di vertice adesso servano in egual misura tecnica, fisico e testa. Se non trovi un equilibrio fra queste variabili, è difficile pensare di poter emergere davvero a certi livelli. Con Giulio stiamo trovando un bilanciamento importante e dobbiamo pensare che parliamo comunque di un ragazzo di soli vent’anni, con tutta la carriera davanti per progredire”. IL RITORNO DI UMAG Il torneo di Umag, in questo percorso, potrebbe restare nella memoria del mancino di Latina e del suo staff come un punto di svolta. Atteso, ma non per questo scontato o meno appagante. Umag è una città che vive di tennis ben oltre il torneo Atp, ma che in questa settimana di luglio riesce a mandare in scena un gioiellino, premiato da un albo d’oro con tanti campioni e con il passaggio di sette numeri 1 del mondo dai suoi campi. Un evento nato nel 1990 – con l’ex campione di Wimbledon Goran Ivanisevic come finalista di quell’anno e testimonial attuale – che peraltro, essendo al confine con l’Italia, accoglie ogni anno tanti appassionati dello Stivale. In Istria hanno vinto personaggi come Juan Carlos Ferrero, Marcelo Rios, Carlos Moya, Thomas Muster, Stan Wawrinka, Dominic Thiem. Ma si sono imposti anche due azzurri, il ligure Fabio Fognini nel 2016 e il siciliano Marco Cecchinato nel 2018, con Paolo Lorenzi, Potito Starace e Filippo Volandri che si erano invece fermati all’ultimo atto. Mentre lo scorso anno fu il fenomeno Carlos Alcaraz a riprendere la corsa del torneo dopo la parentesi del Covid che costrinse a cancellare l’edizione del 2020. Con il cast del 2022, pensare a uno Zeppieri col trofeo in mano è forse un’ipotesi eccessiva. Ma Giulio, adesso che ha trovato la piena consapevolezza dei suoi mezzi, è capace di raggiungere traguardi importanti. L’attesa, per lui, sta per terminare. P.S. Fernando Verdasco, a Umag, ha vinto il titolo: era il 2008 e superò in finale il russo Igor Andreev per 7-6 al terzo. L'articolo Zeppieri, il Verdasco d’Italia proviene da WeAreTennis. ...

Related posts

Leave a Comment

shares

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi